L’invecchiamento della pelle, nell’ultimo decennio, ha affascinato i ricercatori, e la prevenzione dell'invecchia-mento cutaneo è uno dei più attuali ed interessanti temi di ricerca della moderna cosmetologia.

 

L’invecchiamento cronologico della pelle, detto anche invecchiamento intrinseco, interessa la pelle come tutti gli altri organi. A questo processo innato si sovrappone un invecchiamento precoce causato da fattori estrinseci, che si manifesta con danni del tessuto connettivo provocati soprattutto dalle radiazioni ultraviolette. E’ evidente che in questi processi di invecchiamento, estrinseco ed intrinseco, sono coinvolti meccanismi biologici, biochimici e molecolari

 

 Il fotoinvecchiamento è una condizione che denota evidenti e microscopici cambiamenti cutanei indotti da intense e ripetute esposizioni solari. Conosciuto come dermatoeliosi, il fotoinvecchiamento si manifesta come secchezza, desquamazione, indurimento, ingiallimento e approfondimento della tramatura, pigmentazione irregolare. La cute fotoinvecchiata appare cronicamente infiammata e irregolare per la presenza di molte lesioni benigne, premaligne o maligne indotte dalla fotoesposizione.

 

I radicali liberi, generati in seguito ad esposizione della pelle a radiazioni UVA e UVB e ad agenti inquinanti presenti nell’atmosfera, sono coinvolti in diversi processi fisiologici e ne sono stati evidenziati gli effetti negativi soprattutto quando si trovano in elevate concentrazioni. Le specie reattive dell’ossigeno sono responsabili anche dei cambiamenti che riguardano le proteine strutturali del derma, come l’accumulo di elastina e la degradazione del collagene.

La pelle possiede un efficiente sistema di difesa, costituito da sostanze ad azione antiossidante in grado di prevenire la produzione di radicali liberi da parte dei siti endogeni e di incrementarne la stabilità fisica nei confronti di danni ossidativi. Il sistema di difesa antiossidante consiste di un network a cui appartengono antiossidanti enzimatici e non enzimatici.

Diversi approcci possono essere adottati per aumentare l’efficacia degli antiossidanti e per combattere l’invecchiamento, quali l’aumento della concentrazione di antiossidanti a livello intracellulare e plasmatici, la veicolazione di antiossidanti lipofili nelle membrane e nei lipidi, il trasporto extracellulare di molecole antiradicaliche o di antiossidanti e l’utilizzo di molecole con attività scavenging nei confronti del radicale superossido.

 

E’ stata ormai confermata la capacità da parte di sostanze ad azione antiossidante come l’α-tocoferolo, l’acido ascorbico e il β-carotene di inibire danni cutanei quali edema, apoptosi e perossidazione lipidica. Da un punto di vista pratico una adeguata fotoprotezione può proteggere quotidianamente la pelle. Attualmente nei prodotti cosmetici si ricorre spesso all’utilizzo di antiossidanti e vitamine per migliorare l’aspetto della pelle, per proteggere e possibilmente correggere i danni che derivano dalla produzione di radicali liberi. Negli ultimi trent’anni si è verificato un enorme incremento nell’utilizzo di prodotti di origine naturale come strategia nella prevenzione e nel trattamento dei danni fotoindotti.

Le attività biologiche di numerosi estratti vegetali sono state largamente sfruttate in campo cosmetico. Particolare attenzione è stata dedicata alla presenza di antiossidanti naturali, lipofili ed idrofili. Il processo di ossidazione e la formazione di radicali liberi potrebbero essere prevenuti facendo ricorso all’utilizzo di antiossidanti di sintesi, ma l’interesse è rivolto soprattutto agli antiossidanti di origine naturale perchè considerati più sicuri rispetto ai composti di sintesi.

Tipici esempi di antiossidanti naturali sono: il tocoferolo, i flavonoidi, l’acido cinnamico, composti peptidici e fenolici.